Fabrizio Plessi è tra gli artisti italiani più conosciuti e apprezzati a livello internazionale. Pioniere delle videoinstallazioni, da sempre vicino al tema dell’acqua, ha un rapporto privilegiato anche con il teatro, per cui ha realizzato molte scenografie. L’artista ha partecipato a 14 edizioni della Biennale di Venezia, ha esposto in tutto il mondo – oltre 500 personali – dal Guggenheim di New York al Centre Pompidou di Parigi. Indimenticabili le sue scenografie elettroniche realizzate per il concerto di Luciano Pavarotti al Central Park di New York nel 1993. Dal 2013 il Plessi Museum, al passo del Brennero, ospita una mostra permanente dedicata alla sua arte, è il primo esempio italiano di spazio museale in autostrada. Nel dicembre 2020 l’installazione in Piazza San Marco a Venezia del suo “Albero Digitale”, simbolo di comunicazione nel mondo. Ha sempre creduto nelle tecnologie e ha insegnato per dieci anni all’Università di Colonia “Umanizzazione delle tecnologie”. Nelle sue opere si ritrova proprio la necessità di unire la sperimentazione tecnologica all’uso di materiali naturali come il ferro, il legno, il marmo, per dare vita ad una personale narrazione poetica che tiene insieme passato e futuro.