La storia

È datata 1978 la prima stagione d’attività del Teatro Tenda, la storica struttura che sorgeva dove adesso c’è il Teatro Cartiere Carrara, inaugurato dal concerto di Steve Lacy.

Un terreno abbandonato sulla riva destra dell’Arno diventava il punto d’approdo di un vecchio tendone da circo verde e giallo che da quel momento avrebbe smesso di ospitare unicamente acrobati ed animali per iniziare ad accogliere attori e musicisti.

Poteva partire così, anche a Firenze, la “stagione delle tende”; quel breve e magico periodo in cui tutte le grandi città d’Italia, a partire da Roma, videro sorgere queste strutture che parvero poter risolvere da sole l’annoso problema della mancanza di spazi per lo spettacolo. Le “tende” rappresentavano un superamento dello spazio teatrale classico che pur, nelle sue comodità, risultava troppo “ingessato” per la realtà politica e sociale di quegli anni. Per il rock e la musica leggera in generale si andava in discoteche e balere o – più spesso – si prendeva il treno e l’auto per andare in città più dotate di strutture. La Tenda fu dunque lo spazio giusto per accogliere tutto questo insieme di nuove necessità. Lo dimostrano le numerose quanto eterogenee iniziative che si sono succedute negli anni.

Dei vari chapiteau (questo è il nome francese con cui si identifica il tendone), il primo Teatro Tenda è stato il più piccolo, contenendo circa 1.600 persone e caratterizzato all’interno da una serie di gradinate che ne percorrevano il perimetro, ma proprio sono proprio quella tenda e il suo interno ad essere stati immortalati sulla copertina dell’ormai famoso doppio album di Fabrizio De André con la PFM, disco registrato dal vivo proprio al tenda fiorentino i primi di gennaio del 1979.

Dal ’92 un cambio di proprietà ed un successivo avvicendamento nella gestione hanno dato una forte accelerata lungo la strada del miglioramento strutturale che ha portato nel 2002 alla nascita di una nuova struttura: il Saschall, primo nome dato al teatro in virtù dell’incontro con l’azienda Sasch. Alla conclusione del contratto decennale di sponsorizzazione con Sasch, dal 1° ottobre 2011 il teatro è diventato Obihall fino al 1° gennaio 2019, quando è diventato Tuscany Hall, grazie al felice incontro con Tuscany, la bellezza della carta, marchio di Cartiere Carrara , e dal 1° marzo 2024 il nuovo nome è cambiato in Teatro Cartiere Carrara.

 

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